Da fiore all’occhiello a luogo fantasma, con un futuro che appare buio. Le sorti di Villa Solaria, la casa albergo per anziani di Sant’Alessio Siculo di proprietà del Comune, sono incerte. La ditta che doveva occuparsi della gestione dopo la gara d’appalto espletata nei mesi scorsi, la società cooperativa sociale Genesi di Messina, ha deciso di rinunciare dopo essersi aggiudicata la procedura, da unica partecipante, per un canone annuo da versare all’ente pari a 68mila 250 euro per 6 anni, a seguito del rialzo effettuato sulla base d’asta di 65mila euro. Nei giorni scorsi la società ha comunicato con una nota recapitata in municipio di gettare la spugna, senza aver neanche iniziato le attività. Il presidente Gianluca Busacca ha spiegato infatti di rinunciare perché aveva partecipato all’affidamento della gestione della casa albergo intesa quale affitto della struttura, supportato anche dal capitolato che non prevedeva la clausola di salvaguardia sociale ai sensi dell’articolo 37 del Ccnl cooperative sociali, che stabilisce l’obbligo di assumere il personale già in servizio con il gestore uscente. A fine dicembre, però, la cooperativa Azione Sociale di Messina, che si è occupata di Villa Solaria negli ultimi sette anni, ha trasmesso alla Genesi l’elenco dei 18 lavoratori che hanno prestato servizio nella struttura e ha fatto quindi “scattare l’allarme”, che ha portato la nuova affidataria ad avere anche un incontro con la Cgil relativamente alla richiesta di passaggio dei lavoratori, ribadendo che a suo parere la gara riguardava il solo affitto. Così, nonostante in un primo momento sembrasse ci fosse la disponibilità ad assumere alcuni dei lavoratori, è arrivata invece la rinuncia della Genesi, dovuta alle richieste giunte per il riassorbimento di 18 unità di personale che la cooperativa messinese ha fatto presente di non poter supportare economicamente. I 14 anziani di Villa Solaria sono stati nel frattempo trasferiti dalle famiglie in altre strutture da parte del gestore uscente.
“La Genesi aveva fatto il sopraluogo nella casa albergo ed era consapevole della presenza degli ospiti – spiega il sindaco Giovanni Foti – quindi non capiamo perché adesso parli di gestione intesa quale affitto. Il capitolato è chiaro e a maggior ragione chi ha partecipato alla gara era conscio che vi fossero gli anziani all’interno. Adesso dovremo avviare l’iter per una nuova gara e cercare di affidare la gestione della struttura. Se ci saranno delle spese da coprire per le procedure di gara ricadranno sul rinunciatario”. Il destino di Villa Solaria, struttura di notevole dimensioni che si estende su tre livelli ed è capace di ospitare fino a 40 anziani, è dunque molto incerto. Così come quello del personale che operava all’interno fino a pochi mesi fa, oggetto di licenziamento collettivo da parte della cooperativa Azione Sociale: “La cessazione del servizio di ausilio alla comunità e le ripercussioni sociali per la perdita del lavoro per le famiglie, tutte residenti nel comprensorio – dicono in coro i lavoratori – dovrebbero essere la prima preoccupazione di tutti gli operatori coinvolti, ossia le cooperative di gestione in uscita e in ingresso ma soprattutto l’Amministrazione comunale, soggetto responsabile e garante delle operazioni che dovrebbero favorire il naturale traghettamento del servizio e di tutti i dipendenti”.